{mosimage}Quindici salme ancora senza nome. Si continua a scavare tra le macerie
Ipotesi di reato: disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e incendio
VIAREGGIO – Sale a 18 il bilancio provvisorio delle vittime della tragedia di Viareggio cui se ne può aggiungere anche un'altra indiretta: una donna di 69 anni, morta di infarto a causa dello spavento dopo la prima esplosione. Tre corpi sono stati identificati con certezza, mentre per gli altri 15 sono in corso le procedure di identificazione, attraverso gli esami necroscopici e la conseguente estrazione del Dna. Per dare un nome alle salme carbonizzate sarà necessario il confronto con il materiale genetico dei parenti che lamentano la sparizione di un loro caro, operazione che viene condotta il più velocemente possibile per poter procedere ai funerali. Le Ferrovie hanno deciso di sospendere la circolazione su tutta la rete italiana dei carri di proprietà della società Gatx finché non verranno chiariti i dubbi sulla manutenzione della cisterna che ha provocato la strage. Continuano intanto a lavorare sul luogo dell'incidente di lunedì sera operai delle Ferrovie e vigili del fuoco. Questa notte è terminato il travaso del gas contenuto nei vagoni deragliati. Forse in serata ritorneranno a transitare i treni su una linea.
Ipotesi: cedimento di un vagone, escluso attentato. L'ipotesi "probabile" per l'incidente è quella del cedimento di un componente meccanico, dice il procuratore di Lucca Aldo Cicala in conferenza stampa. Il cedimento, spiega, ha poi provocato il rovesciamento del primo vagone. "Purtroppo si è aperta una falla su una cisterna del primo vagone con fuoriuscita di gpl". Esclusa invece la pista dell'attentato. Le ipotesi di reato sono disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e incendio colposo, ma l'indagine è ancora a carico di ignoti. Sul disastro ferroviario ''le indagini procedono in maniera serrata''. E ''faremo tutto nel tempo piu' breve possibile, ma con la maggiore certezza possibile'', assicura il procuratore.
Rientrano nelle loro case gli sfollati. Intanto il sindaco ha autorizzato mille sfollati a rientrare nelle loro case e già alcuni di loro hanno fatto rientro negli edifici non danneggiati. Gli altri dovranno aspettare il via libera dei tecnici. La strada investita direttamente dalle fiamme, via Ponchielli, è stata posta sotto sequestro dalla magistratura. Gli abitanti delle case che si affacciano sulla via potranno rientrare solo accompagnati dalle forze dell'ordine per prendere effetti personali mentre i vigili del fuoco continuano a scavare sotto le macerie.
Fermati i carri Gatx. Sulla dinamica dell'incidente è polemica. Il ministro dei Trasporti Altero Matteoli, ieri in Parlamento, ha parlato di "tracce di corrosione sulla ruota". Sull'asse del treno troncato di netto, i tecnici hanno riscontrato un'ampia fessura parzialmente corrosa dalla ruggine, che rendeva fragilissima la tenuta del primo carrello della cisterna. Per evitare altri incidenti, da ieri sono stati sospesi i trasporti con carri di proprietà della multinazionale austriaca Gatx, proprietaria della cisterna che ha originato l'incidente. Il 2 marzo scorso le ruote del carro che hanno ceduto erano state sostituite dall'azienda Cima riparazioni di Bozzolo, in provincia di Mantova. "Ma le ruote – ha dichiarato l'amministratore Giuseppe Pacchiani – erano state consegnate direttamente dalla Gatx".
Obiettivo riaprire un binario in serata. Sui binari restano ancora nove vagoni. Di questi, cinque sono rivoltati a terra: una gru che li solleverà e li rimetterà sulla linea; saranno quindi portati via insieme agli altri. L'obiettivo è di riaprire in giornata almeno una linea in modo da consentire la circolazione lungo l'asse nord sud versiliano.
Stato d'emergenza. E' stato fissato per domani il Consiglio dei ministri che adotterà il provvedimento dello stato d'emergenza e stanzierà i soldi necessari per la ricostruzione delle case distrutte "a totale carico dello Stato": così ha promesso il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nei giorni scorsi.
Ancora una vittima. E' salito intanto a 18 il numero delle vittime. Poco prima delle 2 di questa notte è morto uno dei pazienti ricoverati nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Carrara. Secondo quanto si apprende dalla Asl, si tratta di un uomo di origini marocchine che era stato ricoverato in gravissime condizioni e la cui identificazione era stata possibile solo nella giornata di ieri.
Venti feriti. Morto il padre di Hamza. Negli ospedali delle altre regioni, restano in gravissime condizioni una ventina di feriti tra cui, a Carrara, una donna ancora non identificata. Nel tardo pomeriggio di ieri era deceduto, all'ospedale Bufalini di Cesena, Mohammed Ayad, 50 anni, marocchino. Era il padre di Iman e di Hamza: quest'ultimo, 17enne, aveva perso la vita per mettere in salvo la sorellina di 3 anni, che è però morta ieri mattina all'ospedale Bambin Gesù di Roma.
Fonte: www.repubblica.it