{mosimage}L'uomo 85 anni era diventato quasi cieco e sordo, ma la donna, 74 anni, forse non era neanche malata
ZURIGO – Una decisione che farà discutere e riaprirà il dibattito sulla necessità di regolamentare (o proibire) l'eutanasia almeno a livello europeo. Il direttore d’orchestra inglese Edward Downes e sua moglie Joan hanno scelto di morire con il suicidio assistito nella clinica di Zurigo gestita dall’associazione Dignitas. Secondo un comunicato oggi diramato dalla famiglia, il musicista 85enne e la moglie di 74 anni sono morti «pacificamente e in circostanze da loro scelte». Downes, secondo la famiglia, era ormai quasi cieco e sempre più sordo; la moglie, ex ballerina, coreografa e producer televisiva, lo assisteva da anni. «Dopo 54 felici anni insieme, hanno deciso di porre fine alla loro vita piuttosto che lottare con seri problemi di salute» scrive la famiglia. L’associazione Dignitas rifiuta di commentare.
SUICIDIO ASSISTITO – Il suicidio assistito è illegale come l’eutanasia in Gran Bretagna, ma i tribunali britannici generalmente non condannano i parenti che aiutano i familiari malati a compiere l’ultimo viaggio all’estero. Downes, nato nel 1924, lavorò per oltre 50 anni alla Royal Opera House e per la BBC Philharmonic Orchestra. Fu direttore musicale della Australian Opera, inaugurò il teatro dell’Opera di Sydney nel 1973. Nel 1991 fu insignito del titolo di baronetto dalla regina Elisabetta II. Non è chiaro ancora se la moglie, di diversi anni più giovane, soffrisse di qualche infermità. La famiglia – i figli Caractacus e Boudicca – annunciano che non vi sarà funerale.
Fonte: www.corriere.it