La delegazione azzurra al Quirinale per la cerimonia di consegna dei tricolori. Dal presidente della Repubblica a Malagò, tutte le dichiarazioni dell’evento
La delegazione olimpica e paralimpica azzurra è stata accolta al Quirinale per la cerimonia di consegna dei tricolori ai portabandiera olimpici, Elia Viviani e Jessica Rossi, e paralimpici, Bebe Vio e Federico Morlacchi, in vista delle Olimpiadi di Tokyo. A consegnare le bandiere agli alfieri, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra atleti, dirigenti, tecnici e staff si tratta di una delegazione di oltre 200 persone, capitanati dai due presidenti di Coni e Cip Giovanni Malagò e Luca Pancalli. Fra emozioni e pensieri a chi più ha sofferto per la pandemia, al Quirinale, Mattarella ha consegnato il tricolore ai quattro portabandiera dell’Italia per le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Tokyo.
Il discorso di Malagò
“Signor Presidente, grazie per avere ancora una volta avuto quella sensibilità e quella attenzione nel volerci ricevere in questa cerimonia che è diventata una meravigliosa tradizione del nostro Paese, del nostro mondo. Siamo nella casa degli italiani e nessuno si riconosce più di chi va a rappresentare con la bandiera il nostro Paese” ha dichiarato il presidente del Coni Malagò durante la cerimonia di consegna della bandiera italiana agli alfieri azzurri per Tokyo2020. “E quindi uscimmo a rivedere le stelle. Le stelle sono gli atleti e le atlete qui presenti, che daranno luce e speranza al nostro Paese oggi e per sempre“. Con una citazione di Dante, ricordando la ricorrenza dei 700 anni dalla scomparsa del sommo poeta, Malagò ha chiuso il suo discorso.
Le parole di Mattarella
“Speriamo di ascoltare spesso l’inno nazionale. E’ un bene puntare a un bel medagliere ed è bene puntare a migliorarsi, ma come sapete non è solo il risultato a conferire l’importanza ai Giochi. Il successo è dato soprattutto dalle conseguenze per il movimento, che possa crescere e che ne possano trarre vantaggio i giovani. Sarà molto bello veder sfilare una coppia di alfieri per Olimpiadi e Paralimpiadi” sono le parole di Mattarella durante la cerimonia. “La mia età (il capo dello Stato compirà 80 anni il 23 luglio, giorno della cerimonia di apertura dei Giochi, ndr) non mi impedirà di seguirvi con particolare affetto” ha aggiunto il presidente della Repubblica.
L’intervento di Valentina Vezzali
Alla cerimonia è intervenuta Valentina Vezzali, tra gli azzurri più medagliati di sempre, nella veste di sottosegretario allo sport: “Sventolare il tricolore nelle cerimonie inaugurali dei Giochi olimpici e paralimpici significa rappresentare l’Italia e lo sport italiano nella vetrina internazionale più importante. Quest’anno, significherà anche mostrare al Mondo la fierezza con cui lo sport italiano, tra i settori più colpiti dalla pandemia, si sta rialzando. Desidero ringraziare il Presidente della Repubblica per aver concesso allo sport italiano l’onore di vivere un momento così emozionante e simbolico. Lo faccio a nome del Governo ma anche a titolo personale. Sto rivivendo, in una nuova veste, le stesse emozioni vissute nel 2012, quando toccò a me l’onore che oggi spetta a Jessica, Bebe, Elia e Federico. Ricordo bene quel giorno e ricordo bene anche quel 27 luglio a Londra, con la bandiera in mano e nel cuore l’orgoglio di portarla in alto, in nome e per conto di tutti gli italiani. Ma la bandiera tricolore che oggi Lei, Signor Presidente, affida loro ha un peso ancora maggiore e bene hanno fatto CONI e CIP a scegliere la strada del doppio portabandiera. Significherà anche inorgoglire un Paese che ha sofferto e che adesso reagisce. Significherà anche mostrare il bel volto di ragazzi e ragazze che rappresentano un movimento di milioni di atleti, dirigenti e tecnici che, con entusiasmo e passione, forgiano quei diamanti che oggi risplendono dinanzi a Lei, Signor Presidente“.
Le parole dei portabandiera
“Questa bandiera rappresenta l’Italia che si sta rialzando, che non ha mai mollato con pazienza e sacrificio“, ha detto Jessica Rossi, campionessa di tiro a volo, con la voce rotta dalla commozione, e secondo il ciclista Viviani gli azzurri vivranno “l’Olimpiade della ripartenza con più determinazione dopo aver affrontato una situazione pandemica molto difficile“. Tanti applausi anche per il discorso di Bebe Vio, che ha raccontato il significato per lei del tricolore, in cui vede anche Alex Zanardi, “la prima persona con disabilità che ho conosciuto: rappresenta tutto il percorso che abbiamo fatto. Potervi rappresentare tutti – ha concluso la schermitrice – sarà l’emozione più grande della mia vita“. Infine Morlacchi ha promesso che a Tokyo sarà “dedicato ogni gesto a tutte le persone che in questi sedici mesi di pandemia hanno perso la vita o hanno rischiato di perderla, chi ha lottato per tenere il proprio caro vicino o chi ha lottato per salvare più vite possibili. Sono sicuro che sarà l’Olimpiade di un nuovo inizio“.