{mosimage}La suprema guida Khamenei lo ha ricevuto, invitandolo ad "agire con calma seguendo le vie legali". E ordina un'inchiesta sui brogli
TEHERAN – Dopo gli incidenti dei giorni scorsi, il ministero dell'Interno iraniano ha vietato la manifestazione pacifica che Mir Hossein Moussavi, che contesta la rielezione di Mahmoud Ahmadinejad, avrebbe voluto tenere oggi a Teheran con i suoi sostenitori. Dopo la notizia del divieto, Moussavi ha annunciato che la manifestazione, che si sarebbe dovuta tenere oggi nella piazza Enqelab, verrà rimandata. Secondo altre voci, Moussavi potrebbe invece presentarsi per invitare alla calma, mentre continuano i disordini in città.
Khamenei riceve Moussavi, inchiesta su brogli. Il candidato sconfitto da Ahmadinejad alle elezioni presidenziali in Iran è stato ricevuto ieri sera dalla suprema guida iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, che lo ha invitato ad "agire con calma, seguendo le vie legali". Khamenei ha ordinato al potente Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione di aprire una inchiesta su eventuali brogli e irregolarità contestati dal candidato riformista alle elezioni presidenziali. Moussavi ieri aveva presentato un ricorso allo stesso consiglio, considerato il pilastro della teocrazia iraniana, è l'autorità ultima incaricata di confermare la validità di qualsiasi scrutinio.
Disordini "provocati dai nemici". Sempre secondo Khamenei, i disordini verificatisi in questi giorni sono il risultato di "provocazioni dei nemici che agiscono da dietro le quinte". Sabato e domenica le proteste di chi contesta i risultati delle elezioni del 12 giugno sono state represse con la violenza dai reparti anti-sommossa dei Pasdaran e da uomini in borghese, non si sa se appartenenti alla polizia o alle milizie dei volontari islamici Basiji. Ieri il capo della polizia, generale Radan, ha detto che almeno 170 persone sono state arrestate. Nulla di ufficiale è stato comunicato su eventuali vittime. Alcune fonti parlano di almeno un morto, altre di tre, e di numerosi feriti. E questa mattina circa 200 familiari di giovani manifestanti arrestati si sono radunati davanti al Tribunale rivoluzionario di Teheran per chiederne la liberazione. La folla è stata allontanata da alcuni agenti in assetto anti-sommossa e qualcuno è stato malmenato dalla polizia.
Media stranieri ostacolati, liberi i due giornalisti olandesi arrestati. E' certo invece che le forze di sicurezza impediscono alle televisioni straniere di riprendere le immagini degli incidenti. Due giornalisti della televisione pubblica olandese sono stati arrestati ieri perché filmavano gli scontri, e oggi sono stati rilasciati, mentre sempre ieri due belgi sono stati fermati per un'ora per lo stesso motivo. Anche i responsabili delle televisioni tedesche Zdf e Ard hanno lamentato che ai loro inviati è stato impedito di lavorare. Una troupe spagnola della televisione pubblica Tve è stata invitata a lasciare il Paese oggi stesso, e la Bbc ha denunciato l'oscuramento del suo segnale. Infine, il giornale del riformista Moussavi, Kalameh Sabz, è stato messo al bando. Ieri la polizia ha fatto irruzione nella sede del giornale, facendo una perquisizione e sigillando l'edificio.
Fonte: www.repubblica.it