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Inaugurato a Genova il Museo dell’Emigrazione, viaggio tra sogni e speranze

12 de maio de 2022 - Por Comunità Italiana
Inaugurato a Genova il Museo dell’Emigrazione, viaggio tra sogni e speranze

Un progetto partecipato che ha coinvolto tante realtà, in Italia e all’estero, creando una sinergia con numerose associazioni diffuse in tutti e cinque i
continenti: dopo mesi di lavoro di squadra, è stato inaugurato l’11 maggio a Genova il Museo Nazionale dell’Emigrazione (MEI). La scelta della Liguria e in particolare di Genova, tra le varie città e regioni che si sono candidate a ospitare questo importante museo, è stata dettata dal ruolo che questa città e il suo porto hanno avuto nella storia dell’emigrazione italiana.

Anche la scelta della location, l’iconica Commenda di San Giovanni di Prè, edificio del XII secolo, è pregna di significato: essa è stata per secoli luogo di accoglienza e punto di passaggio di un’umanità in transito, dai pellegrini alle crociate, fino agli emigranti dell’Ottocento. Si tratta di “un luogo unico per rivivere le speranze, i dolori e i sacrifici degli immigrati italiani – afferma il ministro della Cultura, Dario Franceschini, in un messaggio inviato in occasione dell’inaugurazione -, storie che non possono essere dimenticate e che vanno tramandate alle future generazioni. Un luogo importante per il Paese”.

La struttura è stata rinnovata al suo interno grazie ai lavori di adeguamento funzionale e tecnologico realizzati in piena sintonia con la Soprintendenza della Liguria, resi possibili grazie a un ingente investimento del Mic e all’importante contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, da sempre attenta alle identità culturali dei territori per sviluppare studi, soluzioni e politiche di intervento capaci di valorizzarne l’attrattività in una prospettiva di sviluppo economico culturale e sociale.

L’intervento si colloca come naturale proseguimento dell’impegno che la Compagnia ha profuso nel tempo per la realizzazione del Galata e del Padiglione Memoria e Migrazione Un progetto, quello del MEI, fortemente voluto dal ministero della Cultura, che vede come enti capofila il Comune di Genova e la Regione Liguria, firmatari dell’Accordo di valorizzazione.

Un accordo basato sulla volontà di costruire una memoria migrante, un
luogo di riflessione sui temi della migrazione ma anche dell’inclusività e
dell’integrazione. Il MEI si propone come contenitore delle esperienze che hanno caratterizzato e che ancora caratterizzano la complessa realtà migratoria nazionale, tenendo conto del fatto che le migrazioni sono una costante nella storia dell’uomo e che sono un tratto distintivo anche del nostro Paese. I documenti utilizzati sono il frutto di ricerche e studi con la collaborazione di studiosi e istituzioni come il Centro Internazionale di Studi sull’Emigrazione Italiana (CISEI) di Genova, la Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, il Museo regionale dell’emigrazione Pietro Conti di Gualdo Tadino, l’Istituto centrale per i beni sonori e gli audiovisivi, l’Istituto Luce – Archivio Storico Luce, la Rai, attraverso l’Archivio Rai-Teche, l’Archivio Centrale dello Stato e l’Archivio Storico Diplomatico del Ministero Affari esteri e cooperazione internazionale. Non sono inoltre mancati contatti con musei e centri
internazionali quali l’Ellis Island National Museum of Immigration, il MUNTREF -Museo de la Inmigración di Buenos Aires e il Museu da Imigração do Estado de São Paulo di San Paolo.

Ruolo fondamentale rivestono inoltre le numerose associazioni di “italiani nel mondo”, una molteplicità di soggetti spesso molto attivi nelle relazioni internazionali e di forte impatto sulle comunità degli italiani espatriati. Un importante e costruttivo dialogo è stato sviluppato con la Direzione Generale degli Italiani all’Estero del Ministero degli Affari Esteri ed è anche stato sottoscritto un protocollo d’intesa con Consiglio Generale degli Italiani all’estero. (9colonne)

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