{mosimage}Il Milan vola a Marsiglia dove domani sera esordirà in Europa: "In Italia siamo quelli che hanno fatto meglio; nel nuovo millennio abbiamo alzato 5 trofei contro gli zero-zero-zero degli altri. Quella notte del 91' quando ritirai le squadra? Il Velodrome è stato rifatto e ora l'impianto di illuminazione dicono che funziona bene"
MALPENSA (Varese) – Si ricomincia. Riti appaganti che al Milan piacciono da morire. Dopo un anno di purgatorio i rossoneri tornano nell'Europa che conta. Prima tappa: Marsiglia. Esordio al Velodrome che rievoca una notte poco edificante. Ma Adriano Galliani, con elegante ironia, ha ricordato che "lo stadio è stato rifatto e ora l'impianto di illuminazione dicono che funziona bene", aggiungendo poi di avere intenzione di scrivere un libro in cui racconterà "un po' di cose" anche su quella serata del 1991. Alle nuove generazioni ricordiamo che il Milan lasciò il campo prima della fine della partita dopo un guasto nell'impianto di illuminazione dello stadio sul risultato di 1-0 per i francesi.
habitat naturale — "Per il Milan la Champions League è l'habitat naturale" ha spiegato Galliani. "Delle squadre italiane, il Milan è senz'altro la squadra che ha fatto di più e meglio, e l'unica che ha vinto nel millennio: abbiamo alzato – ha sottolineato – cinque trofei internazionali contro gli zero-zero-zero di tutti gli altri. Speriamo che la tradizione ci aiuti". L'amministratore delegato rossonero ha poi parlato dell'attuale momento della squadra: "Credo che vada messo a punto qualche meccanismo, ma l'allenatore lo sa. Ronaldinho (che potrebbe non partire titolare domani sera, ndr) non è comunque il colpevole di tutti i mali del Milan e poi andiamo piano con tutti questi mali, siamo solo all'inizio della stagione. Io a Livorno ho visto nel secondo tempo un buon Milan, abbiamo chiuso in crescendo una gara a due facce, potevamo perdere nel primo tempo e potevamo vincere nel secondo. Ieri comunque tutte le squadre più attrezzate, le favorite, hanno vinto le loro partite. Tutte, tranne noi. Questo ci deve fare riflettere, dobbiamo allinearci".
pazienza — E a proposito di squadre attrezzate, Galliani è tornato sulle operazioni di mercato: "Non si capisce perché Thiago Silva, essendo arrivato in gennaio solo per allenarsi, non venga considerato un nuovo acquisto del Milan. Lui ha iniziato a giocare adesso, nella nuova stagione. Comunque la coppia centrale va bene, mentre i terzini vanno un po' calibrati. Il resto della squadra è messo bene. Huntelaar? Non ha giocato la prima partita per squalifica, nella seconda è entrato quando eravamo già in dieci contro undici, sabato era la sua prima partita. Calma, un attimo di pazienza. Qui quando arriva un giocatore nuovo, si danno i giudizi dopo trenta secondi. Calma e pazienza. I nostri ex? Ho sentito Kakà circa dieci giorni fa, mentre sento in continuazione il mio amico Carlo Ancelotti. Vedo sempre il Chelsea. Sono forti, determinati, corrono, fanno pressing, fanno gol negli ultimi minuti e se accade così spesso non è una questione di fortuna". Forse come il Milan che vorrebbe. A sentirlo solo una questione di tempo.
Fonte: www.gazzetta.it