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Fini: «Una legge di iniziativa popolare non può sostituire il Parlamento»

22 de maio de 2009 - Por Comunità Italiana

Il presidente della Camera: «È solo una delle modalità previste per l'avvio dell'iter legislativo»

 

ROMA – «È una questione che non si pone». Gianfranco Fini ci tiene ribadire la centralità del Parlamento nel processo legislativo: il presidente della Camera osserva che la via di una proposta di legge popolare per la riduzione del numero dei parlamentari non produce da sé il risultato auspicato. Al termine delle 'lezioni sulla Costituzione' a Palazzo Madama, Fini – sollecitato dai cronisti – afferma che «una proposta di legge di iniziativa popolare non sostituisce il Parlamento. È una delle modalità previste dai Costituenti per l'avvio dell'iter legislativo. Chi può dare il via a una legge? I cittadini, i parlamentari o il governo. Ma è sempre il Parlamento che decide».
BERLUSCONI – Una puntualizzazione che arriva all'indomani delle affermazioni di Silvio Berlusconi. Il premier aveva affermato che le Camere sono «assemblee pletoriche e dannose» e che «basterebbero 100 deputati». Secondo il capo del governo, però, «bisognerà passare per forza per una legge di iniziativa popolare, altrimenti sarebbe come chiedere ai capponi (nella fattispecie i parlamentari che perderebbero il posto, ndr) di votare per anticipare il Natale».
 
Fonte: www.repubblica.it 

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