{mosimage}Il presidente della Camera: "Offrire a chi viene in Italia legalmente un chiaro quadro normativo"
"La flessibilità non deve per forza tradursi in precarietà per le nuove generazioni"
Il presidente della Camera ha sottolineato che ''una parte sempre più significativa della forza lavoro presente in Italia è oggi rappresentata da lavoratori stranieri. E ancor di più lo sarà domani. Sono lavoratori che danno un contributo fondamentale in settori centrali del nostro sistema produttivo, da quello edilizio alla filiera agroalimentare, e che svolgono un ruolo insostituibile anche in altri campi, come quello della cura degli anziani, dei disabili, dell'infanzia''.
Fini ha poi ricordati i lavoratori più giovani e meno tutelati. "Stiamo vivendo tempi che pretendono risposte innovative e lungimiranti" perché "non stiamo vivendo una crisi congiunturale ma una fase di trasformazione strutturale e forse irreversibile nell'economia europea e mondiale", ha detto il presidente della Camera.
"L'Italia sarà più forte e più giusta se sarà maggiormente capace di offrire prosperità e economica e sicurezza sociale ai propri cittadini" e se sarà "meglio attrezzata per fornire opportunità di crescita ai propri giovani". Per le nuove generazioni, sottolinea, "la flessibilità del mercato del lavoro, indispensabile alla competitività dell'economia moderna, non può continuare a tradursi in precarietà ma deve divenire possibilità di affrontare il proprio percorso nel mondo del lavoro secondo principi di selezione e di gerarchia basati unicamente sulle capacità e sul merito".
La condizione "essenziale per il rilancio del nostro Paese – conclude la terza carica dello Stato – è che le forze della produzione e del lavoro si facciano trovare pronte quando ripartirà il treno della ripresa internazionale".