“Il 25 Aprile è patrimonio di tutta l’Italia, la ricorrenza in cui si celebrano valori condivisi dall’intero Paese. Il 25 Aprile rappresenta uno spartiacque imprescindibile nella nostra storia nazionale”. È quanto detto, alla vigilia del 25 Aprile, Festa della Liberazione d’Italia dal nazi-fascismo, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale una rappresentanza delle associazioni combattentistiche e d’arma, per parlare del valore per lo Stato della Resistenza.
Il Capo dello Stato, nel suo intervento ha lodato “l’impegno e la determinazione che le vostre associazioni impiegano ogni giorno per tener viva la memoria di un periodo tra i più drammatici della nostra storia contribuendo in ampia misura a far conoscere e non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell’Italia dall’oppressione nazi-fascista”.
Mattarella il 25 Aprile, dopo aver reso omaggio al monumento del Milite Ignoto all’Altare della Patria alle 9 della mattina, volerà a Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Boves in Piemonte, luoghi simbolo della Resistenza e della Liberazione, accompagnato dai Ministri Crosetto e Casellati. All’Altare della Patria ci sarà anche la premier Giorgia Meloni, per quello che il suo unico impegno in agenda per la Festa della Liberazione.
Al Ministro della Difesa, Mattarella ha rivolto “apprezzamento per l’operazione efficiente, brillante e rapida che è stata compiuta in Sudan per i nostri concittadini”.
Dopo i saluti del generale Federico Sepevice, presidente del consiglio nazionale permanente delle Associazioni d’Arma e presidente dell’Unione Nazionale Ufficiali in congedo d’Italia, e di Claudio Betti, presidente della Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, sono intervenuti il ministro della Difesa, Guido Crosetto e lo stesso Mattarella. Presenti anche altri rappresentanti del Governo e del Parlamento, oltre ad autorità civili, militari e religiose. (aise)